Aus Perugia hat uns von unserem Ehrenmitglied Daniela Borghesi ein sehr persönlicher Weihnachtsgruß in italienische Sprache erreicht (Übersetzung folgt), den wir Ihnen nicht vorenthalten wollen:

Il Natale è un una delle feste più importanti della nostra tradizione. Nelle case vengono sistemate decorazioni luccicanti e luminose, si addobba l’albero e molti ancora fanno il Presepe (Krippe) che rappresenta la Natività.

Quando ero bambina, ricordo che con mio padre andavamo nei boschi a raccogliere il muschio (Moos) utile a creare una base naturale su cui appoggiare pastori, (Shafhirten), pecore e i vari personaggi di terracotta del Presepe. Era una festa! Era un momento speciale in cui grandi e piccini lavoravano felicemente insieme. Era un lavoro di creazione che prendeva molto tempo e molta attenzione ma sempre, portava nella casa un bel profumo di bosco e una calda atmosfera natalizia. Ma attenzione! La statuetta del Bambino Gesù, si poteva mettere al suo posto solo allo scoccare della mezzanotte del 24 dicembre perché…..  Gesù nasce il 25!

Come in tutte le ricorrenze italiane, la gastronomia natalizia era ed è ancora un momento particolarmente importante e condiviso. Vi parlerò di alcuni piatti natalizi tradizionali che si preparavano e si preparano ancora nelle case dei perugini per il pranzo di Natale. Infatti per noi la festa grande è il giorno del 25 dicembre e… si mangiano delle cose buonissime che normalmente non si mangiano durante l’anno. Forse anche per questo hanno un sapore e un gusto speciali: il sapore di Natale!

Il piatto principale sono i cappelletti (kleine Hüte) in brodo.

Cappelletti in brodo

Le donne si mettono al lavoro vari giorni prima, comprano le carni migliori (manzo, maiale, pollo, mortadella e prosciutto) che vengono cotte con diversi aromi e poi macinate fino a fare una specie di patè che servirà come ripieno dei cappelletti.

Poi si fa la pasta (den Teig) con 5, 10, 20 uova a seconda della quantità di cappelletti che si vogliono avere.

Il procedimento è lo stesso di quello per le tagliatelle o le lasagne ma per i cappelletti, una volta spianata e resa sottile la pasta, occorre tagliarla in tanti piccoli dischi o quadrati. Sui dischi o quadrati di pasta si mette la carne macinata e si richiude la pasta formando un piccolo cappello… uno per uno a mano e con grande, infinita pazienza!

Spesso in questo momento tutta la famiglia partecipa per chiudere i cappelletti: più mani ci sono a lavorare, meglio è!!!

C’è sempre una specie di competizione tra le varie famiglie che fanno i cappelletti: …tu quanti ne hai fatti quest’anno?…. io ne ho fatti 600! ah io invece ne ho fatti 800!…la zia ne ha fatti più di 1000! Uuuuuhhhh!

Insomma se ne fanno tanti, tanti, tanti e sono ore di lavoro e di chiacchiere insieme…

Il giorno del 24 dicembre si prepara un saporito brodo di carne per avere poi il giorno dopo un favoloso piatto di cappelletti in brodo con una bella spolverata di parmigiano . Buon Natale! Buon appetito!

Mi piace illustrarvi velocemente due altre preparazioni gastronomiche natalizie tipiche del nostro territorio: il TORCIGLIONE e le PINOCCATE.

Il torciglione o serpentone umbro nasce in tempi antichissimi e la sua forma  a spirale richiama la ciclicità dell’anno che muore e rinasce. E‘ fatto con mandorle, pinoli, uova, zucchero.

Anche quì le cuoche perugine fanno una specie di competizione per capire chi fa il torciglione migliore, il più bello, il più caratteristico. Ma è una competizione inutile perchè il Torciglione è comunque sempre squisito e bello da vedere!

Le Pinoccate sono invece un composto di zucchero, pinoli, limone, cacao.

Anche il loro uso risale ai tempi del medio evo perugino e la storia racconta che, in quei tempi antichi, venivano lanciate in occasione delle grandi feste e nei tornei dei cavalieri.

Hanno forma romboidale e si offrono in coppia, una nera e una bianca, sempre incartate con carte coloratissime.

Cari amici, vi è venuta fame? Ahahahah! Spero di si!

Vi saluto e vi invio affettuosi auguri di buon Natale e di buon anno nuovo con la speranza di vedervi presto a Perugia.

Ciao a tutti!

Daniela

Il sapore di Natale a Perugia
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